Era un giorno qualunque di due anni fa, avevo appena scoperto Audible, il servizio Amazon che permette di ascoltare un vasto catalogo di audiolibri. Nonostante a quel tempo leggessi pochissimi libri, mi piaceva l’idea di poterli ascoltare durante le tante ore passate in macchina per lavoro. Così decisi di fare la prova gratuita di 30 giorni, scaricai l’applicazione sul telefono e iniziai a curiosare tra le varie categorie disponibili. Fra i libri più letti ce ne era uno che mi colpì per il titolo un po’ mistico, La fine è il mio inizio di Tiziano Terziani.

Non sapevo chi fosse questo signore con la barba bianca e lo sguardo da saggio. Lessi la trama e incuriosito dalle tante recensioni positive inizia ad ascoltare l’audiolibro.

Senza saperlo feci un gesto che cambiò per sempre la mia vita.

Ma chi era Tiziano Terziani?

Tiziano Terziani era un giornalista ma prima di tutto era un viaggiatore. Una di quelle persone che fin da giovane ha sentito forte il suo essere diverso rispetto alla società, un vero anticonformista.

Si laureò con Lode alla Scuola Normale di Pisa, entrò a lavorare in Olivetti dove riuscì ad avere un’incarico che gli permise di girare tutto il mondo come manager.

Durante un soggiorno in Sud Africa decise di creare un reportage sull’apartheid che successivamente venne pubblicato su l’Astrolabio, un settimanale diretto da Parri. Nel frattempo si era sposato con Angela Staude, una ragazza di origine tedesca.

Ben presto capì che la sua vera passione era il giornalismo, non poteva continuare a sprecare tempo in un lavoro che non lo soddisfaceva, così prese un periodo di aspettativa e si trasferì in America per seguire il corso di laurea in Affari Internazionali alla Columbia University di New York.

Dopo aver praticantato in diverse testate giornalistiche, ottenne l’iscrizione all’Albo dei giornalisti come pubblicista. Una volta laureato, rientrò in Italia e concluse definitivamente il rapporto lavorativo in Olivetti.

Si mise così alla ricerca di un lavoro in linea con le sue aspirazioni, girando tutta l’Europa finché non ebbe l’offerta dal settimanale tedesco Der Spiegel come giornalista freelance per il Sud Est Asiatico.

Il nuovo impiego gli permise di vivere seguendo le sue più grandi passioni, viaggiare e scrivere.

Diventò uno dei più grandi cronisti di quegli anni, celebri sono i suoi reportage sulla Guerra del Vietnam e sull’olocausto Cambogiano a opera del dittatore Pol Pot.

Scrisse libri diventati poi una grande fonte d’ispirazione per tantissime persone in tutto il mondo.

La Fine è il mio Inizio

E da qui il mio passo verso l’unica rivoluzione che serve, quella dentro di te. Le altre le vedi. Le altre si ripetono, si ripetono in maniera costante, perché al fondo c’è la natura dell’uomo. E se l’uomo non cambia, se l’uomo non fa questo salto di qualità, se l’uomo non rinuncia alla violenza, al dominio della materia, al profitto, all’interesse, tutto si ripete, si ripete, si ripete.

Tiziano Terziani – La Fine è il mio Inizio

Nel libro La Fine è il mio Inizio, Terziani parla al figlio Folco della propria esistenza. Racconta la sua storia, le sue avventure e tutto ciò che la vita gli ha regalato. Sapendo di essere vicino alla morte, si apre completamente al figlio cercando di trasferirgli i più grandi insegnamenti che ha raccolto in tutti i suoi anni in giro per il mondo.

Per tutta la durata del libro ti senti come di fronte a un padre, un padre che ha vissuto una vita piena, un padre che ha fatto della libertà il suo valore più grande, un padre che ti insegna a vedere le cose da un altro punto di vista, un padre che ti invita a non sprecare più il tuo tempo in cose che non ti piacciono, un padre che ti incita a sognare, ad agire, a cercare la tua strada e non essere più vittima di un sistema che ti dice cosa fare e come essere.

Ascoltare le sue parole per me è stato uno di quegli eventi che creano nella vita un Prima e un Dopo.

Dopo aver letto La Fine è il mio Inizio ho iniziato a farmi tante domande, quelle domande in grado di sconvolgere completamente la tua vita. Ho messo in dubbio ciò che avevo fatto fino a quel momento, ho iniziato a percepire il tempo come il valore più grande di cui disponiamo.

E’ stato come ricevere una spinta, talmente forte da farmi perdere l’equilibrio e obbligarmi a fare qualche passo in avanti. Tutto intorno a me era rimasto uguale ma vedevo le cose da un altro punto di vista.

La Fine è il mio Inizio mi ha fatto capire quanto io ami viaggiare ma soprattutto mi ha fatto capire cose significa essere un viaggiatore.

Mi ha fatto capire che viaggiare non è solo spostarsi da un luogo a un’altro ma è un vero e proprio stile di vita. Viaggiare significa non fermarsi mai. Significa aver voglia di conoscere cose nuove ogni giorno, uscire dalla routine, mettersi alla prova, sentirsi liberi di seguire le proprie passioni senza farsi frenare dalla paura del fallimento. Significa percorrere strade incerte se pensi che possano portare alla tua felicità.

Mi ha insegnato ad essere libero.

Non so se hai un sogno da realizzare o se stai cercando risposte alle tue domande, il mio consiglio però è quello di prenderti un po’ di tempo e leggere La Fine è il mio Inizio. Magari non ti cambierà la vita, come invece ha fatto per me, ma sarà sicuramente una grande ispirazione. Ti mostrerà cosa significa vivere intensamente, ti farà venir voglia di partire oggi stesso, smuoverà in te la voglia di scoprire cose nuove e buttarti in avventure di cui non sai l’esatto esito. Regalati la possibilità di essere una persona più libera e felice.

Il viaggio è la destinazione, come tutti i grandi viaggiatori hanno sempre saputo.

Tiziano Terziani – La Fine è il mio Inizio

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