Stai per partire e non sai ancora che posti visitare? Scopri il nostro itinerario in Sardegna in moto e scopri i luoghi più belli dell’isola.

La Sardegna è un luogo magico. La Sardegna è avventura, libertà e tradizione. La Sardegna è uno di quei luoghi da visitare almeno una volta nella vita, anche se avete a disposizione solo otto giorni. Noi lo abbiamo fatto ed è stato meraviglioso.

Miglior periodo per visitare la Sardegna

I periodi migliori per programmare un giro in Sardegna in moto sono sicuramente i primi giorni di Giugno oppure la seconda metà di Settembre. Come è facile da immaginare, durante questi periodi c´è meno affollamento di turisti, le strade sono meno trafficate e la temperatura non è eccessivamente alta. Noi siamo partiti il Settembre e, a parte una pioggia da record il primo giorno, abbiamo trovato tanto sole e temperature perfette per godersi appieno i km in moto.

Il traghetto piú conveniente per andare in Sardegna

Per trovare l’offerta più conveniente abbiamo fatto ricerche su siti di diverse compagnie di traghetti che fanno la tratta Livorno-Olbia. Se preferite partire da altri porti non ci sono problemi, basterà modificare il punto di partenza al momento della ricerca. Nel nostro caso la combinazione più conveniente era Moby all’andata e Grimaldi Lines al ritorno. Il consiglio quindi è quello di non soffermarsi su una sola compagnia ma effettuare ricerche sui siti delle diverse società che gestiscono la tratta.

Itinerario in Sardegna in Moto


Sardegna in Moto – 1° Giorno

Il primo giorno è stato il più impegnativo del nostro itinerario in Sardegna in moto. A fine giornata abbiamo percorso circa 450 km, per nostra sfortuna molti dei quali sotto una pioggia insistente. Potevamo accorciarlo evitando di visitare Stintino ma eravamo troppo affascinati dal vedere la famosa spiaggia della Pelosa. Se preferite fare meno km in moto potete dirigervi direttamente verso Chia appena sbarcate al porto di Olbia, risparmiando così circa 120 km di viaggio.

Olbia – Stintino

Apri in Google Maps

La prima tappa del nostro viaggio ha come partenza il porto di Olbia. Se decidete di seguire il nostro itinerario dovete fare in modo di attraccare la mattina, non più tardi delle 08:00, altrimenti rischiate di arrivare all’ultima destinazione della giornata in tarda serata.

Dopo circa un paio d’ore, per gran parte su superstrada, si arriva a Stintino. Prima di recarvi alla spiaggia della Pelosa potete fermarvi a visitare il piccolo paesino e con l’occasione fare un spuntino veloce, assaporando qualche dolcetto tipico Sardo in uno degli alimentari che trovate nella via principale del paese.

Terminata la visita del paesino è il momento di spostarsi verso la splendida spiaggia della Pelosa. La spiaggia bianca e il mare cristallino ripagheranno i diversi km per raggiungerla. La torre che fa da guardia al golfo è un soggetto perfetto per una foto da cartolina.

Stintino – Spiaggia La Pelosa

Stintino – Chia

Apri in Google Maps

Dopo la sosta alla spiaggia della Pelosa siamo pronti per affrontare l’ultimo spostamento della giornata, Stintino – Chia. E’ sicuramente la tappa più lunga e noiosa del viaggio. Bisognerebbe avere a disposizione qualche giorno in più per poter visitare anche la costa occidentale della Sardegna ma le strade che attraversano il versante orientale dell’isola sono troppo belle per non percorrerle in moto.

Dopo le quasi 3 ore in mezzo, percorse quasi totalmente sulla E25, si arriva finalmente a Chia per un meritato riposo.

Noi abbiamo dormito alla Guesthouse Casavasco, una villa con parcheggio privato e camere dotate di bagno privato. Struttura con un rapporto qualità/prezzo ottimo.

Chia

Sardegna in Moto – 2° Giorno

Chia – Villasimius

Apri in Google Maps

Ricaricati di energie, dopo le molte ore passate in moto il primo giorno, andiamo alla scoperta delle meravigliose spiagge che si trovano a pochi km da Chia. Meritano tutte di essere visitate. In particolare quella di Su Giudeo, con sabbia bianca finissima e mare cristallino.

Prima di partire per la seconda tappa del nostro itinerario in moto in Sardegna facciamo una sosta anche alla torre di Chia, struttura difensiva del 1578. Situata su un piccolo promontorio, proprio a pochi passi dalla spiaggia, regala un visuale meravigliosa sul golfo.

Torniamo di nuovo in strada per dirigerci verso Villasimius, la prima tappa sulla costa orientale. Anche per oggi le strade non sono di quelle che ti fanno urlare di gioia mentre le percorri. Attraversiamo Cagliari, il traffico non è esagerato ma i semafori sono contro di noi.  Appena ci vedono arrivare, si colorano d’arancio e poi di rosso. Una volta usciti dal centro però la strada inizia a cambiare. L’asfalto diventa più rossiccio e la carreggiata si stringe. Iniziamo a salire, la strada diventa più tortuosa e poco trafficata. Sulla sinistra abbiamo montagne selvagge e incontaminate, sulla destra metri e metri di strapiombo e poi mare. Mare infinito.

Senza nemmeno accorgersene siamo già a Villasimius. Il paesino è da cartolina. Un’unica via centrale con i negozi lunga la strada, la chiesa e la piazzetta in cima. Si respira semplicità. Dopo solo 2 giorni, iniziamo già a capire il motivo per cui i Sardi sono così orgogliosi della loro terra.

Andiamo subito a scaricare le valigie dalla moto, qua ci fermiamo 2 notti. Dormiamo all’Hotel Stella D’Oro vicinissimo al centro e con personale gentilissimo. Anche qua è disponibile un parcheggio privato, molto importante per chi viaggia in moto come noi.


Se ami viaggiare e questo articolo ti sta tornando utile allora seguici su Facebook cliccando il pulsante che trovi sotto. Oltre a darti utilissimi consigli e trucchi per i tuoi prossimi viaggi, potrai anche scoprire che è possibile avere uno stile di vita alternativo. Il nostro ad esempio è quello di vivere e lavorare da remoto, senza avere un posto fisso. Sappiamo che può essere difficile cambiare, lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle. Per questo motivo abbiamo deciso di aiutare le persone come noi a prendere coraggio e trasformare la propria vita nel viaggio più bello che si può immaginare!


Sardegna in Moto – 3° Giorno

Il terzo giorno lo dedichiamo a visitare le bellezze uniche di Villasimius e la vicina Costa Rei.

La mattina, dopo un’abbondante colazione in Hotel, ci dirigiamo verso la spiaggia di porto Giunco. Lasciata la moto nel parcheggio vicino alla spiaggia(a pagamento), ci avviamo a piedi verso l’omonima torre. Dopo circa venti minuti di camminata con le infradito, su una stradina ripida e rocciosa, arriviamo alla torre di porto Giunco. La visuale che si ha su tutto il golfo è da sogno. Ti lascia senza fiato per alcuni secondi.

Dopo alcune foto, scendiamo verso la spiaggia di porto Giunco, conosciuta anche come la spiaggia dei due mari. Si presenta di colore bianco con leggere sfumature di rosa. L’acqua del mare è limpida e cristallina. Per la sua posizione, per la sua forma e per i suoi colori è indubbiamente una delle spiagge più belle d’Italia.

Dopo un meritato riposo e un pranzo veloce, prendiamo la moto e ci dirigiamo verso Costa Rei. In venti minuti circa arriviamo al parcheggio vicino alla spiaggia di Santa Giusta, meglio conosciuta come Scoglio Peppino.

La particolarità di questa spiaggia, lunga e stretta, è il gigantesco scoglio che si allunga per molti metri verso il mare formando secche e in alcuni casi vasche naturali. E’ un’ottimo posto per rilassarsi immersi nell’acqua.

La sera torniamo a Villasimius e dopo una doccia, facciamo un’aperitivo in uno dei locali lungo la via principale. L’aperitivo si è poi trasformato in cena, visto che oltre a un’ottimo Cannonau, il locale serve anche gustosissimi taglieri con affettato e formaggi locali. Impossibile resistere.

Villasimius – Spiaggia Del Giunco

Sardegna in Moto – 4° Giorno

Villasimius – Santa Maria Navarrese

Apri in Google Maps

Il quarto giorno ci svegliamo presto, carichiamo di nuovo la moto e salutiamo Villasimius per dirigerci verso Santa Maria Navarrese.  La strada che collega le due città è la famosa SS125, un tempio per i motociclisti. Scenari unici uniti a curve divertenti e un manto stradale in buone condizioni per gran parte della tratta, rendono il viaggio un’esperienza indimenticabile. Decidiamo di fare una deviazione per visitare Arbatax e le sue famose rocce rosse. Il tempo di scattare qualche foto e siamo di nuovo in sella per raggiungere la nostra destinazione.

Arrivati nel piccola e tranquilla Santa Maria Navarrese, troviamo ad attenderci i gentilissimi proprietari dell’Oasi B&B. Un piccolo Bed & Breakfast gestito da una giovane coppia.  Parcheggiamo la moto all’interno del cortile e sistemiamo le nostre cose nella camera che che hanno assegnato.

(purtroppo abbiamo abbiamo visto che l’Oasi B&B non accetta più prenotazioni online. Consigliamo quindi di optare per un altro appartamento nel centro di Santa Maria Navarrese, Su Nuragi)

Ci rechiamo subito al vicino porticciolo di Santa Maria Navarrese per organizzare il tour nel golfo di Orosei, programmato per il giorno seguente. Decidiamo per uno dei pacchetti che prevede il tour su un battello comprensivo di pranzo, per poco meno di 50 Euro a testa.

Dopo una doccia e una buonissima pizza, decidiamo di andare a letto presto visto che il giorno dopo ci avrebbe aspettato una giornata abbastanza impegnativa.

Arbatax

Sardegna in Moto – 5° Giorno

Il quinto giorno ci svegliamo presto per non perdere il battello in partenza alle 9 e 30 dal porto di Santa Maria Navarrese. Il tour in barca del golfo di Orosei è una delle esperienze più belle che abbiamo vissuto in Sardegna. Le alti pareti rocciose a ridosso del mare fanno da cornice alle piccole spiagge lungo la costa, accessibili solo dal mare. Cala Biriola, Cala Luna, Cala Mariolu, Cala Sisine, Cala dei Gabbiani sono dei paradisi nascosti, ti fanno venire la voglia di comprarti una barchetta per poterci andare ogni giorno. Alle 16 e 30 il battello ci riporta a Santa Maria Navarrese, corriamo subito a prendere la moto al Bed and Breakfast e ci mettiamo in viaggio verso San Teodoro.

Golfo di Orosei

Santa Maria Navarrese – San Teodoro

Apri in Google Maps

Il quinto giorno per noi è stata una giornata magica. Per raggiungere San Teodoro continuiamo a percorrere la SS125, chiamata anche Orientale Sarda. Lo spettacolo che ci troviamo di fronte chilometro dopo chilometro è indescrivibile. In quei momenti abbiamo apprezzato appieno lo spirito selvaggio che contraddistingue la Sardegna. Greggi di mucche libere al pascolo nei campi lungo la strada, bellissimi cavalli che correvano senza recinzioni a limitarli, piccoli maiali sardi ai bordi della carreggiata.

SS125, Orientale Sarda

Dopo circa 2 ore e mezzo di viaggio, con qualche pausa per scattare alcune foto, si arriva a San Teodoro dove ci attendeva pazientemente la responsabile dell’agenzia che aveva gestito la prenotazione del nostro appartamento, Le Villette di San Teodoro. Anche in questo caso siamo stati molto fortunati, l’appartamento è nel centro del paese e dispone di un piccolo spazio privato dove poter parcheggiare la moto.

La sera San Teodoro è molto carina. Oltre alla generosa offerta di ristoranti e locali dove poter cenare,  lungo le vie del paese ci sono banchetti dove con esposti souvenir e oggetti tipici del posto.


Sardegna in Moto – 6° Giorno

Il sesto giorno lo dedichiamo completamente al tour della Maddalena. La splendida e rinomata isola posta fra la Sardegna e la Corsica.

Apri in Google Maps

Partiamo alle 7 e 30 circa da San Teodoro per raggiungere il porto di Palau, dove è programmata la partenza del barcone che ci porterà nei punti di maggiore interesse dell’arcipelago della Maddalena. Avevamo prenotato il biglietto telefonicamente ma l’offerta è ampia, nel periodo di Settembre si trova posto anche la mattina stessa.

Il tour vale il prezzo del biglietto, circa 45 Euro con il pranzo compreso. Il paesaggio è differente da quello visto nel Golfo di Orosei ma di pari bellezza. Siamo rimasti affascinati dalla splendida e inaccessibile spiaggia rosa di Budelli, dalla selvaggia Spargi e dall’acqua cristallina di Santa Maria . Il tour si è concluso con una rapida visita alla città La Maddalena, storico avamposto militare per la difesa della Sardegna da parte delle invasioni francesi.

Una volta tornati a Palau, siamo montati nuovamente in moto per raggiungere il nostro appartamento a San Teodoro.

La sera abbiamo finito in bellezza cenando all’Agriturismo Li Mori. La cena migliore in Sardegna, con un menù fisso composto unicamente da cibo tipico della Sardegna e cameriere vestite con abiti tradizionali Sardi. In particolare il Porceddu era strepitoso.

Agriturismo Li Mori

Sardegna in Moto – 7° Giorno

Il settimo giorno prendiamo una pausa dai lunghi spostamenti in moto e passiamo l’intera giornata fra la spiaggia di Lu Impostu e Cala Brandinchi. 

Ci godiamo l’ultime ore di mare in Sardegna, consapevoli della bellezze uniche che questa terra ci ha offerto.

Cala Brandinchi

Sardegna in Moto – 8° Giorno

È il momento di fare i bagagli e di concludere il nostro itinerario in Sardegna in moto ma prima di andare al porto di Olbia per prendere il traghetto che ci porterà verso casa, decidiamo di fare una veloce visita a Porto Cervo.

San Teodoro – Porto Cervo

Apri in Google Maps

In circa un’ora di viaggio arriviamo a Porto Cervo. La città è molto conosciuta per i sui negozi di lusso, gli yatch e i personaggi famosi che la popolano nei mesi estivi. A metà Settembre noi l’abbiamo trovata semi deserta, i negozi erano quasi tutti vuoti, il porto contava giusto 2 o 3 yatch e nelle piazzette della città c’erano così pochi turisti che si potevano contare sulle dita di una mano. Porto Cervo è senza dubbio un posto molto carino, la sera deve essere meraviglioso cenare in uno dei ristoranti lungo le vie del paese o su qualche terrazza con vista sul mare. Ma si avverte in maniera netta la sua esclusività. Non tutti possono permettersi una permanenza prolungata in questa zona.

Porto Cervo – Olbia

Apri in Google Maps

Eccoci all’ultima tappa del nostro viaggio in Sardegna. Prima di recarci al porto di Olbia facciamo una piccola deviazione per andare a visitare la misteriosa Tomba dei Giganti Su Monte’ è S’Abe, struttura risalente all’età nuragica. La struttura megalitica ha portato alla credenza che sotto le imponenti pietre ci fosse stato seppellito un gigante ma in realtà era utilizzata come luogo di sepoltura collettiva.

Tomba dei Giganti

Durante gli ultimi chilometri percorsi per raggiungere il porto di Olbia sale in noi un senso di malinconia, l’esperienza in Sardegna è stata fantastica e l’idea che stia per concludersi ci rende già nostalgici. Ma sarà sicuramente un “arrivederci”. Un giorno torneremo qua, con la nostra moto, per vivere di nuovo un’esperienza incredibile nella meravigliosa e selvaggia Sardegna.

Comments are closed.